Care spose eccoci qui nella rubrica dedicata alle interviste dei fornitori che seleziono in giro per l’Italia.
Oggi voglio presentarvi Cristina di Spose & Stile Atelier Luxury Bridal Couture un Atelier bergamasco inaugurato nel centro storico di Borgo Palazzo nel 2010 ma già punto di riferimento per tantissime spose che hanno trovato qui il loro abito dei sogni, e non solo, senza rinunciare all’alta qualità italiana.
Ma non voglio svelarvi altro, diamo subito il via all’intervista!

E: Benvenuta Cristina, è un vero piacere ospitarti nel mio blog. Raccontaci subito di te.
C: Mi definisco una donna impegnativa ed esigente. Consapevole delle proprie imperfezioni, sono per natura sempre sorridente, estroversa e creativa. Per me volere non è potere ma volere è scegliere di poter fare.
Amo progettare i dettagli in ogni cosa per raggiungere la perfezione della mia visione d’insieme e non ho paura dei cambiamenti e delle sperimentazioni.
Sono una persona concreta, lavoro creando qualcosa di reale partendo da una mia idea. Perché ogni progetto d’immagine parte da me, ma nasce intorno allo stile che riflette la personalità di chi vesto.

E: Un carattere deciso e grintoso che, forse proprio perché simile al mio, mi piace tanto! Per quanto riguarda invece il tuo bellissimo lavoro che ci dici?
C: Sul lavoro sono intransigente e puntuale. Anche se ammetto che la perfezione oggettiva non esiste, ambisco sempre a ricercarla in ciò che faccio.
Quando ho aperto Spose & Stile nel 2010 ho scelto di proporre all’interno del mio Atelier solo capi sposa di alta sartoria, perché il mio progetto imprenditoriale e il prodotto che vendo deve rispecchiare la mia persona e per una questione etica ho sempre selezionato solo i migliori abiti con confezione made in Italy. Non è stata una scelta “facile” ma oggi sono contenta di come questa idea sia stata apprezzata dalle spose e di come è stato recepito il concept del mio Atelier, un salotto cittadino per spose chic aperto privatamente per ogni singola cliente ricevuta sempre da me su appuntamento. Avviare un’attività con capi di alta qualità, implica investimenti più impegnativi ed un rischio d’impresa molto più alto del normale.
Il mio lavoro è perciò molto impegnativo, ben più di quello che la gente comune pensi. Gestisco tutto dalla parte commerciale alla creativa per ogni cliente, dalle questioni amministrative a quelle burocratiche. Sono altresì convinta che al giorno d’oggi avere una propria impresa sia una sfida costante, ma vedere degli abiti da sposa tanto belli appesi sotto le volte quattrocentesche dell’Atelier mi riempie di gioia, mi fa pensare che l’alta moda è sempre viva e intramontabile. Per me haute couture è sinonimo di arte, bellezza, scenografia, teatralità, poesia e saper vivere, è un elemento che fa parte della nostra straordinaria cultura, attraversa spazi e tempi storici infiniti e sono contenta di dedicarle così tanto tempo ed energie.
Mi piace il mio lavoro, interagire ogni giorno con donne diverse fra loro per guidarle nel mio mondo e nella mia personale idea di alta moda. Mi piace regalare emozioni e viverle. Questa professione non è per gente asettica, non basta staccare un abito dalla gruccia e chiudere una lampo, con le spose serve empatia, altrimenti non si attribuisce la giusta importanza al matrimonio, all’abito e ai suoi dettagli. Per creare e dare alla sposa quello che vuole devi capirla e pensare come lei, solo così facendo riesco a trovare il suo stile. Quando vedo le spose pronte per la cerimonia apro i rubinetti e scendono lacrime a fiumi, non riesco mai a trattenermi.

E: Sei riuscita a travolgermi con questo fiume emozioni che il tuo racconto carico di entusiasmo ci regala. Un lavoro che ti appassiona, questo è sicuro, e a cui dedichi davvero tanto tempo! Il tuo è un settore dove essere colti dalle sensazioni è inevitabile e allora raccontaci cosa si prova a toccare tutti i giorni bellissimi abiti come quelli che sono presenti nel tuo Atelier e che rappresentano spesso il matrimonio per la maggior parte delle spose!
C: L’Atelier è la mia seconda casa, quando guardo e tocco i capi della collezione penso alla loro storia produttiva, alla mia storia, alla strada che ho fatto e che devo ancora fare e immagino che tipo di donna vestiranno, che matrimonio rappresentino, come e quando verranno indossati.
E: Guardare un abito e pensare da quale sposa sarà scelto e di quale giorno sarà protagonista è un’immagine bellissima! Ma l’abito giusto, quando indossato dalla sposa, cosa fa scattare? Quale è il segnale che ti fa capire di aver colto nel segno?
C: Svolgo questo lavoro da parecchi anni e occupandomi personalmente della consulenza d’immagine di tutte le clienti di Spose & Stile ho servito ed incontrato davvero donne di tutti i tipi. Che siano ragazze giovanissime alle prese con gli ultimi esami universitari o donne all’apice della loro professione, il comune denominatore è il naturale desiderio di essere uniche e speciali nel giorno delle nozze. L’abito giusto può conquistare al primo sguardo, proprio come in un colpo di fulmine o diversamente entrare nella vita della sposa con delicatezza e dopo una breve riflessione, ma una cosa è certa: quando la sposa indossa il suo vestito è felice e questa gioia traspare sempre dal suo volto e dal suo modo di muoversi, aggraziato e disinvolto. I sorrisi festosi e talvolta qualche lacrima arrivano subito dopo, e questi servono a fare capire agli altri presenti, genitori o accompagnatori vari, che la scelta è ormai fatta.

E: Sicuramente per te un momento oltre che emozionante anche di grande soddisfazione per essere riuscita, ancora una volta, a rendere felice una sposa. Ci dicevi che le lacrime fanno cogliere agli altri presenti la scelta presa. In riferimento a questo, sono curiosa, chi accompagna di solito le spose per la prova abito?
C: Da anni posso constatare con piacere che nonostante qualche piccola eccezione, fortunatamente la consigliera prediletta dalle future spose è la mamma. La saggezza e l’altruismo naturale dei genitori, che ascoltano e fanno propri i desideri delle figlie, sono gli strumenti migliori dei quali avvalersi per una scelta tanto importante e intima quale quella dell’abito da sposa (considerando anche che spesso quest’ultimo è proprio regalato dalla famiglia).
In drastico calo riscontro la presenza della nonna, che confronta la moda di oggi con le tendenze del 1930 e la presenza delle amiche, che per quanto affiatate nella vita di tutti i giorni, spesso in Atelier si trasformano prendendo l’evento meno seriamente del necessario, confondendo con commenti non obiettivi o vivendo in prima persona l’emozione della prova, ignorando le necessità relative a gusto, fisico e di budget della sposa.
Presenza ormai rara è invece la suocera, che quando coinvolta passa dalla dolcezza assoluta alla preoccupazione che l’abito rispecchi i gusti di suo figlio e i suoi standard estetici. Ultimo in classifica lo sposo, quasi sempre apatico e annoiato, coinvolto solamente in caso la cerimonia sia di rinnovo delle promesse.
In ogni caso consiglio sempre ad ogni sposa di ascoltare solo il proprio cuore e le proprie emozioni, scegliere l’abito è facile se si mettono al primo posto i propri desideri e gusti.

E: Concordo pienamente. Spesso se accompagnati dalle persone sbagliate, la prova d’abito può trasformarsi in un vero incubo che vi distrarrà dalle emozioni invece uniche del momento! E parlando di prove abiti e scelte, rivelaci qualche cosa sulle tendenze per il 2016! Quali sono i modelli più desiderati?
C: Contrariamente a quanto si possa pensare anche il mercato della sposa è molto recettivo ai cambiamenti e ogni semestre le modellistiche dell’alta moda sposa propongono innovazioni, linee e stili nuovi, al passo con le tendenze internazionali degli stilisti haute couture. Io offro sempre proposte nuove alle mie clienti e all’interno del mio Atelier Spose & Stile, si riflette molto questa cultura ed avvicendamento di design e studio sartoriale necessari a rendere speciale ogni donna, valorizzandola e donandole un’aura chic e ricercata, unica e non commerciale.
Secondo la mia esperienza quotidiana in Atelier gli abiti da sposa più scelti per il 2016 hanno come comune denominatore linee iperfemminili e di grande eleganza: sirene in prezioso pizzo francese con scollature e trasparenze sulla schiena velate da ricami importanti e i romantici abiti conici in organza o gazar di pura seta italiana, con bustini stretti, manichette accennate e gonne a ruota gonfie. Classe e lusso sono i mood che guidano le spose alla scelta dell’abito ideale all’interno del mio Atelier, dove comunque vige sempre una sola regola di stile: la sposa deve indossare ciò che la valorizza davvero e che realmente sogna, oltre le tendenze del momento, le copertine e i desideri altrui.

E: Parlando invece in generale, e non solo del 2016, cosa hai notato per quanto riguarda le scelte stilistiche delle spose? In questi anni di esperienza hanno cercato maggiormente abiti tradizionali o eccentrici e particolari?
C: Le donne vogliono essere belle. Chi si rivolge a me e sceglie Spose & Stile http://www.sposestile.it/ come atelier di riferimento, cerca un abito di buon gusto in grado di vestire la propria personalità prima ancora che il proprio corpo. Vesto sia le spose di Bergamo e provincia, più legate al concetto tradizionale di abito romantico e bianco, fino alle spose di altre città e regioni, che richiedono capi più voluminosi e lavorati nei dettagli, scenografici e preziosi per le isole e la costiera amalfitana. Le clienti straniere invece, che arrivano su appuntamento in Italia appositamente per acquistare un capo di lusso made in Italy, richiedono personalizzazioni davvero uniche, indispensabili per adattarsi a celebrazioni e contesti culturali differenti.

E: Abbiamo parlato spesso di emozioni, ma cosa più di tutto ti emoziona nel fare questo lavoro?
C: In realtà tutto, ogni prova in Atelier con la sposa, dalla scelta iniziale del capo, alle prove sartoriali intermedie, dove creiamo l’outfit per il grande giorno selezionando i vari accessori, fino al controllo generale a pochi giorni dalle nozze. Ma forse l’emozione più grande è ricevere i ringraziamenti dalle clienti e dai loro famigliari dopo il matrimonio, guardare le fotografie che mi portano in Atelier e talvolta rivedere dopo qualche anno le mie spose diventate mamme che tornano da Spose & Stile per scegliere l’abitino del battesimo delle loro bimbe. Se sono qui ogni giorno è per loro e grazie alla loro scelta, perché grazie al loro passaparola posso sostenere la mia idea di attività totalmente Italiana. Per me è stata una grande emozione vincere per due anni consecutivi i Wedding Awards di matrimonio.com grazie alle recensioni delle mie clienti, non c’è soddisfazione più bella. Questo è frutto di esperienze reali e concrete, la migliore immagine possibile.

E: Congratulazioni! Essere apprezzati è la carica che ci permette di continuare a lavorare con grinta e passione. Parlando invece di sbagli, quali sono i più frequenti nella scelta dell’abito da parte delle spose?
C: A volte capita di vedere clienti che danno grande importanza all’abito e poi considerano gli accessori quasi superflui. L’accessorio della sposa è fondamentale tanto quando il vestito, per me è come la giusta cornice per un quadro d’autore e sono molto attenta a consigliare alle mie spose acconciatura, trucco e gioielli.
L’unico vero errore comunque è scegliere qualcosa che piace più agli altri che a se stesse, perché a questo è molto più difficile porre rimedio. Ma questo vale per l’abito da sposa come nella vita.
E: Mi trovi pienamente d’accordo. E proprio parlando di errori penso ai possibili ripensamenti sulle scelte? Ti sono capitati?
C: Può succedere, è davvero raro, ma nella statistica del mio lavoro capita. Le motivazioni sono varie: un cambio imprevisto della propria forma fisica, magari a causa di una gravidanza, o per questioni logistiche, come una variazione della location o della stagione di celebrazione del rito. Capita comunque che una sposa possa compiere una scelta condizionata come dicevamo da pareri di troppi accompagnatori poco attenti ai suoi desideri, che con qualche riflessione notturna poi riemergono più forti di prima.
Proprio per non doversi accontentare e poter risolvere eventuali problematiche legate ad un ripensamento è fondamentale rivolgersi ad un atelier abituato a produrre un capo per ogni singola sposa e non in serie, perché solo grazie al confezionamento su misura si possono assecondare le variazioni di gusto modellistico.

E: Prima di salutarci vorrei concludere chiedendoti un consiglio per le spose che stanno iniziando a pensare al loro abito dei sogni e che sono perciò alla ricerca di informazioni e pareri. La tua opinione per loro è sicuramente importante!
C: Rivolgetevi a professionisti qualificati, con l’abito da sposa è meglio non rischiare di dover scendere a compromessi sulla qualità. Con gli acquisti online, scegliendo un abito dalla fotografia senza effettivamente provarlo per testare la sua effettiva vestibilità e le caratteristiche di leggerezza e morbidezza del tessuto, si rischia di avere una delusione dinnanzi allo specchio ormai a pochi giorni dal matrimonio. L’abito da sposa haute couture è frutto di un lavoro di squadra che dura mesi, le cui protagoniste sono stiliste, modelliste, addette al taglio, sarte specializzate, stiratrici e addetti al controllo qualità.
Un altro aspetto fondamentale è chiarire la distinzione fra boutique, che vende fisicamente l’abito esposto in negozio al pari di un qualunque capo d’abbigliamento, e l’atelier, che proponendo su misura della sposa una copia esatta del campione di prova, offre migliori garanzie sulla freschezza del tessuto e sulla vestibilità del modello, lasciando poi spazio per eventuali personalizzazioni.
In ogni caso, che sia un abito pronto o un su misura, scegliete made in Italy, perché ve lo meritate e per una scelta etica. E’ uno stile richiesto ed apprezzato all’estero poiché rappresenta prodotti unici per classe, qualità e bellezza. Io ho sempre creduto nell’importanza di un acquisto consapevole, perché la tutela delle eccellenze del nostro paese parte proprio dalle nostre scelte di consumo.
Grazie infinite Cristina per aver condiviso con me e con le spose che seguono eSse di Sposa tutta la tua esperienza. Credo che confrontarsi con quelli che sono i professionisti di settore sia un’opportunità unica e per questo tengo molto a interviste come questa dove davvero traspare la passione per il proprio lavoro e la bravura. Perché non è semplice esaudire un desiderio e renderlo possibile e Cristina lo fa tutti i giorni con grande professionalità e correttezza.
Care spose, spero che l’intervista vi sia piaciuta e che abbiate imparato qualcosa di più sul mondo degli abiti da sposa! Ora non vi resta che andare alla ricerca del vostro vestito. E se decideste di farvi guidare da Cristina ecco tutti i suoi contatti:
Spose & Stile – Atelier Alata Moda Sposa Made in Italy
Via Borgo Palazzo 13 Bergamo
Telefono 035249289 – www.sposestile.it
Si riceve privatamente su appuntamento
Per vedere altri scatti dei bellissimi abiti seguite le pagine Pinterest e Instagram nonché Flickr e Youtube! Per rimanere invece sempre aggiornati non fatevi scappar ei profili Facebook e Twitter!
Un atelier davvero social, cosa aspettate a seguirlo?
La vostra eSse
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