Sono felice di tornare nella rubrica Ti racconto il mio giorno. Oggi vi presento Lisa, per chi mi segue su Instagram non è di certo un volto nuovo. Infatti abbiamo insieme partecipato ad un corso con Giulia e qui abbiamo avuto modo di conoscerci.

Da lì all’intervista è stato un attimo.
Una sposa davvero esuberante e che ha molti spunti per voi che state iniziando ad affacciarvi a questo mondo o per voi che siete alle prese con i preparativi da un po’!
E: Ma bando alle ciance e benvenuta Lisa. Partiamo subito con la domanda di rito delle mi interviste. Raccontaci di te, di cosa fai e di come vi siete conosciuti tu e la tua dolce metà!
L: Sono Lisa e sono mamma di Adele, 6 anni e mezzo, e Galileo, 2 anni e mezzo. Sono laureata in marketing e attualmente sono un’impiegata bancaria. Ma sono anche una mamma italiana appassionata di inglese che ha deciso di crescere i suoi bambini bilingue in Italia. Per questo porto avanti un percorso bilingue (italiano-inglese) nella nostra casa, nella nostra famiglia. Ho una pagina Instagram che porta il mio nome @chelinilisa nella quale condivido esperienze, riflessioni, tips e strategia per poter introdurre una seconda lingua nella quotidianità della famiglia fin dai primi mesi di nascita dei nostri bambini (ed anche prima). Offro consulenza per scegliere il materiale giusto e supporto per creare una propria strategia personale adatta alle caratteristiche particolari di ogni famiglia che intende intraprendere questo percorso.



Sono sposata con Ilario dal 2013, con il quale siamo amici fin dalle scuole medie. Abbiamo frequentato la stessa scuola, anche se in classi diverse, e lo stesso gruppo di amici in parrocchia. Abbiamo passato tanti anni insieme in amicizia, ma la nostra storia nasce dopo, intorno ai 20 anni. Inizialmente la nostra amicizia non ci ha permesso di capire da subito che “eravamo fatti l’uno per l’altro”: solo dal 2006 ci siamo resi conto che tra noi c’era qualcosa di più. Inizialmente non l’avevamo capito, ma con il tempo, piano piano ci siamo lasciati andare a “quel qualcosa di diverso” e il 28 agosto 2006 ci siamo messi insieme.
E: Una amicizia che diventa qualcosa di diverso. È sicuramente molto romantico ed è bello avere al proprio fianco qualcuno con il quale si è condiviso molto. Amanti ed amici. Sono curiosa, come è avvenuta la proposta e dopo quanto avete dato il via ai preparativi?
L: Una cosa che ancora oggi “rinfaccio” un po’ a mio marito è che non c’è stata mai una vera e propria proposta, o meglio, non nel consueto modo che una ragazza si aspetta. Dopo 7 anni che stavamo insieme abbiamo iniziato a parlare di matrimonio, ma mai con concretezza. Io, di tanto in tanto, buttavo là domande: “Quando ci sposiamo?”; “Quando me lo chiedi?”; “Allora questo anello?”. Ma niente! Abbiamo deciso di andare a convivere e questo mi sembrava già un grande passo!
In una sera di estate (Agosto 2012), mentre eravamo a cena in casa nostra, Ilario mi dice: “Magari il prossimo anno potremmo sposarci!”. Naturalmente non me lo sono fatta ripete due volte! Non potevo permettergli di cambiare idea! E allora ho risposto: “Quando?”. E lui mi ha risposto: “A me piacerebbe il mese di Settembre!”. “Perfetto!” ho risposto!



La nostra proposta è stata questa, ed abbiamo fissato il mese: settembre 2013! Ormai il danno era fatto! Non sarebbe più potuto tornare indietro!
La proposta quindi ormai era stata fatta ma l’anello non c’era e non c’è stato per tutto il successivo anno! Abbiamo iniziato a pensare ai preparativi da subito. Volevamo organizzare in autonomia la nostra cerimonia con una sola priorità: avere tutti gli invitati che desideravamo. Volevamo accanto ogni persona che fosse per noi importante. Parenti, amici (tanti) e non essere costretti ad avere dei limiti in questo. E per farlo eravamo disposti anche a fare molte cose da soli per risparmiare qualche soldino per allestimenti e location!
E: Una proposta che però si addice al bellissimo rapporto profondo che vi legava da anni ormai. Certo magari ti aspettavi altro però le cose più semplici e spontanee sono quelle più ricche e sincere. Quindi un matrimonio di condivisione fatto di amici e famiglia, una caratteristica importante. Ma quali elementi hanno rappresentato maggiormente la tua giornata? Cosa avete realizzato per decorare e allestire? Avete scelto un tema guida, dei colori o uno stile particolare?
L: Da appassionata di Alice nel Paese delle meraviglie è stato facile scegliere il tema: era infatti perfetto per noi. Mio marito ha delegato queste decisioni a me, per lui non faceva molta differenza. Per lui era importante avere un matrimonio un po’ diverso dai classici matrimoni, anticonvenzionale. I colori che hanno fatto da cornice sono stati il fucsia (mio colore preferito), il bianco e nero (per lui, da buon juventino). Avendo come tema Alice nel Paese delle meraviglie, i fiori scelti sono stati i più svariati: tutti colorati e diversi (proprio come quelli che incontra Alice nel suo mondo) con particolare attenzione alle Orchidee Phalaenopsis (che ricordano un po’ le farfalle).
Ho scelto di avere le farfalle fucsia ricamare all’uncinetto su una parte del mio vestito fatto di tulle bianco semplice misto a tulle a pois. Il mio abito era lungo con strascico sul retro e corto davanti, con velo corto.
I colori sono stati richiamati in vari dettagli come le scarpe, fuscia con tacco con brillantini (dello stesso colore) e guanti di rete bianca a pois come parte del vestito.
Per il bouquet mi sono rivolta a un fioraio di zona, un po’ anticonvezionale, che realizza creazioni molto particolari. Lo ho chiesto a forma di farfalla con telaio fucsia con Orchidee Phalaenopis e piccoli capperi all’interno.
L’allestimento è stato anch’esso rigorosamente a tema Alice. I fiori, in chiesa, sui tavoli e nella location, sono stati inseriti in barattoli di vetro con fiocchi all’uncinetto bianchi e rosa.
Abbiamo preparato bastoncini con indicazioni e frecce con su scritto “BEVIMI” “MANGIAMI” “PER DI QUA” “PER DI LA’” “SOPRA” “SOTTO”.
Ho pensato personalmente alla realizzazione del tableau creando piccole cornici bianche e rosa che ho appeso a fili in modo che fossero trasportate dal vento.
Ogni tavolo aveva il nome di un personaggio di Alice nel Paese delle meraviglie: ho creato personalmente i segnatavoli creando i personaggi a mano con la pasta di fimo. Il nostro tavolo era naturalmente ALICE E IL CAPPELLAIO MATTO e a seguire tutti gli altri.



E: Uao, quanti dettagli e quanto lavoro che vi è stato dietro alle vostre nozze. La passione e l’amore per il tema scelto ha sicuramente aiutato. È infatti importante decidere per qualcosa che vi appassiona e unisce perché il risultato sarà sicuramente migliore e più intenso! Ma quale location avete scelto per accogliere un matrimonio così speciale? Quali caratteristiche ricercavate e quindi come l’avete trovata?
L: Poichè la nostra priorità erano gli invitati e la nostra lista era molto lunga (250 persone) dovevamo scegliere un posto abbastanza grande ad ospitarli tutti, ma anche abbastanza economico per poterci permettere di rientrare nel budget. In un paese vicino al nostro c’era una bocciofila (quella dove si gioca a bocce, si) con due piste abbastanza lunghe e grandi ad ospitarli tutti ed anche coperte (in caso di pioggia non si sa mai). La bocciofila era in collina, in cima ad un belvedere, con un posto adatto anche ad un aperitivo mozzafiato e quindi abbiamo pensato fosse perfetta. E così abbiamo chiesto se fosse noleggiabile per un evento del genere e ci è stato risposto di sì. Trovata la location è stato facile andare dritti al sodo!
Abbiamo affitatto tavoli rettangolari da circa 8 persone. Il loro allestimento è stato molto semplice: tovaglie bianche, apparecchiatura bianco nera, centrotavola di fiori colorati dentro i barattoli di vetro (di cui vi ho già detto), bastoncini in mezzo ai fiori con le frasi tratte dal film di Alice e sedie semplici, bianche, stile “quelle di paglia”.
Sui vari tavoli, e sparsi per la location, avevamo messo tazzine di ogni tipo, teiere, piattini e cucchiaini da tè.

Il tavolo della confettata era stato allestito su un vecchio pozzo coperto: c’erano confetti di ogni gusto (i classici mandorla e cioccolato ma anche fragola, banana, pistacchio, arancia, etc.) e caramelle di ogni tipo (marsmallows, liquirizia, confettini colorati, orsetti gommosi, etc). Anche qui ancora teiere e tazzine miste a barattolini con candele, fiocchetti, nastri rosa e bianchi e etichette con frasi.
Non avevamo un catering, anche qui infatti abbiamo fatto in maniera casalinga. Hanno pensato alla cena i nostri parenti, o meglio, la famiglia numerosa di mio marito: hanno cucinato dall’antipasto al dolce per 250 persone. Un nostro amico cuoco, che al tempo gestiva un piccolo ristorante della zona, si è offerto per dirigere il tutto la sera stessa: ha messo insieme un gruppo di suoi collaboratori i quali ci hanno offerto come regalo il loro servizio.
Mio marito ha fatto per tanti anni servizio di volontariato presso una casa famiglia di zona che accoglieva ragazzi albanesi e marocchini trasferiti in Italia. Era per loro un punto di riferimento importante e questi ragazzi hanno offerto in regalo il loro servizio come camerieri per la serata: e sono stati dolcissimi. Avevamo fatto fare per loro delle divise con magliette rosa fucsia, nere e bianche con su scritto il loro nome.
L’aperitivo era servito da alcuni nostri amici vestiti da bianconiglio, brucaliffo, cappellaio matto. Il tavolo dell’aperitivo aveva le stesse caratteristiche degli altri.
E: Un matrimonio speciale fatto di amore e gioia di stare insieme. Davvero bello e penso che sia di spunto per tante future spose. Spesso a causa del budget si deve rinunciare ad avere amici e parenti al proprio fianco. I costi sono sempre più impattanti e i compromessi sono all’ordine del giorno. Avere chiaro il proprio obiettivo è l’unico modo per poter vivere la giornata al meglio e non dovendo fare rinunce su ciò che per voi è importante. Lisa su questo ha molto da insegnare! Inn una giornata così magica quali sono i momenti che ricordi di più?



L: Difficile scegliere il momento più emozionante della giornata. Quello da batticuore è stata l’uscita dall’auto con mio papà con tutti gli invitati che aspettavano fuori dalla chiesa con applausi e urla di gioia. Ricordo la camminata con papà verso l’altare e mio marito che mi aspettava con le lacrime agli occhi (forse si era pentito e pensava “La mia non era una proposta!!!” ah ah ah!). Il più divertente, difficile anche qui sceglierlo, penso che tra tutti sia stata la divertente nottata dance fino alle 7 del mattino (avevamo scelto il posto anche per questo, essendo isolato e non avendo case intorno, non avevamo nessun limite di orario).
Il momento più strano e inusuale è stato invece quando mio marito si è addormentato in macchina nel tragitto per andare a fare le foto (la sera prima del matrimonio era stato a chiacchierare con i suoi amici fino alle 5 in casa nostra mentre io ero a dormire a casa di mia mamma).

Ad aggiungersi dettagli speciali che porterò sempre nel cuore.
All’uscita della chiesa i nostri amici ci hanno fatto trovare una moto con sidecar ed organizzato delle tappe con scherzi che abbiamo raggiunto con quella.
La torta nuziale ci è stata regalata da un’amica di mia suocera che ha la passione per la pasticceria: una crostata di frutta gigante. Gli sposini, da mettere al centro, li avevo fatti io sempre con la pasta di fimo: la sposa con vestito simil mio (bianco e fucsia) che suona il sax (altra mia grande passione) e lo sposo con abito nero e bianco con racchetta e pallina da tennis (passione di mio marito).
Le bomboniere le abbiamo confezionate una ad una noi: un barattolino di marmellata di arance (non poteva mancare in stile Alice) con etichetta sulla quale i nostri nomi e la data del matrimonio e decorazione con arancia caramellata. La marmellata l’ha fatta in quantità industriale mia suocera, ottima cuoca.
Vorrei concludere dando un consiglio alle future spose. Godetevi a pieno ogni singolo momento della preparazione perché il tempo vola, non solo quel giorno. Dopo sarà un bellissimo ricordo ma il batticuore che senti mentre prepari e vivi il tutto è irripetibile!
Grazie Lisa per le tue parole, sicuramente di ispirazione!
Tutto davvero speciale perché unico e realizzato con la passione di tutti i vostri amici e parenti. Un legame decisamente bello quello che vi unisce e che ha permesso una giornata così bella e magica. Un matrimonio di 250 persone non è assolutamente semplice da gestire ma il lavoro di squadra e l’affetto vi ha premiati.
Un bellissimo articolo positivo per tutte le spose che sono alle prese con la lista invitati e che temono di non farcela.

Lisa ci è riuscita e lo ha fatto davvero in grande.
Io non posso che ringraziarti per il tuo tempo e per aver condiviso con noi la bellissima giornata del to matrimonio.
Non lasciatevi sfuggire la sua pagina Instagram perché è davvero brava e regala tantissimi insegnamenti (simpaticissimi!!) sul bilinguismo in famiglia!
Vi lascio il suo riferimento qui:
Lisa Chelini – @chelinilisa
La vostra eSse
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