Scelte Green-Chic per un matrimonio consapevole. Intervista a Michela di La Sposa Dipinta

La Sposa Dipinta

Su eSse di Sposa oggi per la sezione Le interviste di eSse abbiamo con noi Michela Zelaschi di La Sposa Dipinta.

E: Benvenuta Michela su eSse di Sposa. Raccontaci un po’ di te e delle tue passioni!

M: Sono Michela Zelaschi progettista e decoratrice pittorica di interni e operatrice del restauro pittorico, ma la mia passione, fin dalla più tenera età, sono gli abiti di ogni tipo e forgia. A quarant’anni la svolta: decido di riprendere carta e penna e recupero un manichino usato. Mi piace l’arte antica, le cose belle e artigianali fatte con amore e dedizione e mi stupisco ancora quando assisto ad una vera “abilità” tecnica. Ma ci sarebbe da dire troppo perciò lasciamo spazio a quello che dicono i miei lavori.

La Sposa Dipinta
La Sposa Dipinta

E: Tanta passione ti accompagna in ciò che fai, questo è certo e mi piace. Parliamo un po’ di La Sposa Dipinta.  Un progetto davvero interessante ed al passo con i tempi ma spiegaci di cosa parliamo esattamente.

M: La Sposa Dipinta è un piccolo progetto che vuole rimanere in linea con una filosofia ben specifica: un occhio di riguardo al rispetto verso il lavoro artigianale e verso il nostro pianeta.
Il matrimonio, come ciò che facciamo ogni giorno, può avere un impatto enorme sull’ambiente ed è per questo che è importante fare scelte consapevoli. Propongo quindi un abito che sia bello, cioè che non abbia nulla da invidiare e quelli preconfezionati ma che sia anche “naturale”. Linee pulite, decoro prezioso, rispetto per l’ambiente il tutto al costo giusto.

C’è molto da dire riguardo al cattivo stile di vita che molti di noi conducono perché inconsapevoli o non educati ad un atteggiamento “diverso”, ma questo è il tempo giusto per mutare atteggiamento. Dare ancora il giusto valore alle cose e restituire un po’ di poesia a ciò che l’ha persa completamente.
Il matrimonio, come altri eventi  importanti nella vita di ognuno di noi, è un simbolo e ci lega indissolubilmente, o almeno dovrebbe, a qualcuno e ciò che si indossa in quel giorno deve aver un significato particolare e deve essere creato apposta. Rispetto è sempre la parola chiave: rispetto per l’artigianalità, rispetto per il pianeta, rispetto per il corpo di chi indossa che deve essere valorizzato.

 E: Sono pienamente d’accordo con te. Per chi mi conosce sa che ho un occhio di riguarda per il pianeta, gli animali e l’ambiente. Ma un vestito vegan è  davvero possibile? In che modo?

M: Un abito vegan è possibile perché realizzato con tessuti prodotti con fibre vegetali senza tracce di sostanze di origine animale. La Sposa Dipinta ama, in particolare modo, il cotone biologico e la canapa.
La canapa, soppiantata per interessi o altro, è una fibra dalle caratteristiche interessanti. Detto in parole brevissime si auto-concima e purifica il terreno nel quale cresce, Insomma un vero toccasana per l’ambiente. Filandola si ottengono tessuti splendidi di diversa grammatura opachi e di un color ecrù per quelli più pesanti, lucenti e di un colore molto vicino al bianco per quelli più sottili.
La Sposa Dipinta dice no alla seta pura, alle pellicce, alle piume e a qualsiasi ornamento di origine animale e ovunque si ricorra al suo sfruttamento e sofferenza per ottenerlo. Molti non sanno ad esempio che per ricavare la seta si deve far bollire il baco vivo.  

La Sposa Dipinta
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E: Penso che spesso non si ragioni su ciò che si acquista o, per non dovervi rinunciare, si tende a non voler sapere. Perché indossare un capo che è stato creato sulla sofferenze di un altro essere vivente non è certamente un qualcosa di cui farsi vanto. Ma come nasce questa tua bellissima idea?

M: La Sposa Dipinta nasce per caso. Frequento per un breve periodo una persona che prova a fare tutto e non fa bene nulla ma che mi accompagna in visita ad un piccolo atelier al mare e così ri-scocca la scintilla.
Il primo modello che disegno non ha nulla di particolare: un comune abito un po’ anni ’50 la cui gonna arriva a metà polpaccio con una rouches che può essere abbottonata oppure rimossa che decora la parte superiore dell’abito. Sarà in piquet di cotone a nido d’ape e verrà decorato a mano. Nasce il modello Barocco con motivi ornamentali di decisa fattura Rococò ma delicati e realizzati su una base sfumata color zucca utilizzando i toni del no
cciola, da li nasceranno poi tutti gli altri. All’inizio gli abiti vengono creati solo per esposizione, per proporli ma poi arrivano le commissioni,  piacciono!

E: Un progetto che si sviluppa lentamente ma che acquista sempre più forma come l’abito da te creato! Perché  le spose dovrebbero  scegliere  un abito di La Sposa Dipinta? 

M: Credo che una donna dovrebbe scegliere di affidarsi a La Sposa Dipinta perché si ama e perché è principalmente una donna originale a cui non piace la consuetudine. Ha una personalità forte e non vuole essere riconosciuta con la massa. Un abito artigianale fatto su misura per chi lo indosserà e non scelto fra mille preconfezionati è già sinonimo di “voglia di diversificarsi”.
Una sposa dovrebbe scegliere un mio abito perché ha diritto di “essere un ‘opera d’arte”. Quando la forma è disegnata apposta per risaltare le curve del proprio corpo, viene scelto il colore corretto che riesca ad equilibrare un piccolo squilibrio e viene utilizzato un tema amato dalla cliente per il dipinto si ottiene la perfezione.
La magia dei tessuti naturali e la loro leggerezza fanno il resto. Il corpo si muove libero e morbido senza alcuna stecca che renda rigido il vestito o alcuna costrizione.

La Sposa Dipinta
La Sposa Dipinta

E: Mi capita spesso di parlare del Green Wedding. Oggi essere ecologici è una scelta di tendenza che fa bene all’ambiente.  Sono  tante le spose Green? Quali sono i colori e modelli del 2016?

M: Ad essere sinceri non amo parlare della sostenibilità o dell’ambientalismo come di una tendenza.
Credo fermamente che questo tipo di filosofia debba diventare uno stile di vita assoluto. Nessun compromesso per il futuro altrimenti non ci sarà un pianeta in cui vivere per i nostri nipoti.
Purtroppo sono ancora pochissime le persone che si rendono conto appieno dell’importanza di determinati atteggiamenti speriamo per un futuro prossimo.

Per quanto riguarda il discorso dei colori di tendenza credo che non sia un concetto che mi riguardi.
Credo che ognuno di noi in un determinato periodo dell’anno o della propria vita abbia bisogno di essere sottoposto ad un colore piuttosto che un altro.

Il colore emette radiazioni che hanno un influsso incredibile sul corpo umano. C’è poca cultura ancora in merito ma se si prestasse maggiore attenzione alle tonalità utilizzate in architettura come nel vestire avremmo una società diversa e credo migliore.
Quindi ogni sposa ha il suo colore e non vorrei farne una questione di tendenza.

Grazie infinite Michela per gli spunti. In questi ultimi anni molte sono state le spose attente all’ambiente anche per il loro grande giorno. Tendenza perché rispetto agli anni passati se ne riscontrano di più che sia per moda o per reale stile di vita, questo non si può sapere. La cosa mi rende comunque fiduciosa essendo io stessa molto attenta.

Spero di aver con questa intervista svelato alle future spose un nuovo modo di concepire il proprio abito, un modo forse più consapevole nonché senza ombra di dubbio unico pensato solo per voi. Un abito elegante, raffinato e perfetto per voi che avrà in più un valore, quello della scelta che farete di essere leali verso il pianeta di cui siamo ospiti.

Care spose siate green e siatelo sempre!

 

La vostra eSse

 

Vi lascio i contatti di Michela per ogni vostro dubbio e curiosità! Non lasciatevi scappare questa occasione! Scrivetele:

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La Sposa Dipinta opera in provincia di Pavia ma vi raggiunge ovunque voi siate.

 

2 risposte a “Scelte Green-Chic per un matrimonio consapevole. Intervista a Michela di La Sposa Dipinta”

  1. […] parlato affrontato le scelte stilistiche dettate dal fil rouge scelto per l’evento e, per chi è green chic, vi invito a leggere questo interessante […]

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  2. […] che hai scoperto quanto possa essere economica e semplice una scelta green (e perché no, anche sociale), quale bomboniera sceglierai per le tue […]

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